martedì 18 settembre 2007

Risposta a post su MyMarketing.Net

Post su MyMarketing.Net

I brand moderni che evolvono nella nostra attuale società dei consumi sono quelli che riescono ad essere rilevanti per il consumatore.

Come si costruisce e cosa significa rilevanza?

Una brand deve andare al di là dei bisogni e dei desideri, evolversi rispetto al passato, passando da una situazione di staticità e di immobilità (vendo- comunico-invio messaggi-influenzo), verso una natura dinamica e tesa al movimento, per sopravvivere nel complesso territorio emozionale e relazionale del consumatore moderno, perennemente in evoluzione.

Status symbols, vendita, obiettivo, sono parole di una società dei consumi paleolitica, quella dell'industrializzazione.
Quella che dall'alto ci proponeva idee, concetti, comunicazioni, prodotti.

Il mondo è cambiato la tecnologia sta evolvendo la nostra società, cambiando i modelli di consumo.
Siamo un network di persone perennemente connesse tra di loro, che pensano e comunicano in tempo reale. Non ci sono più barriere, possiamo raggiungere chiunque. E il nostro mondo cambia alla velocità di una mail.
Quindi non compriamo più solo emozioni, idee, o le relazioni che un brand intrattiene con noi.

Apple non è un marchio, è qualcosa di più profondo e complesso, supera la barriera dello spazio e del tempo.
Parla di me e io parlo di lui, lo contamino e mi contamina. Lo creo e lo plasmo ogni giorno e lui si inserisce nel mio Dna evolvendomi e io contribuisco alla sua evoluzione.
Non è relazione, è una molecola inserita nel mio patrimonio genetico intelletuale, che contribuisce alle mie scelte di tutti i giorni, al mio stile, e plasma il mio modello di consumo.
Ha costruito tutto questo facendo lavorare per lui idee culturali e interconnessioni, plasmando la società, cogliendo la natura dinamica del mondo in cui viviamo.
La società è sempre più complessa, i messaggi non arrivano più dall’alto, o attraverso il dialogo, ma vivono indipendentemente, grazie ai consumatori e ai media sociali.

Apple è in noi, vive in noi, è parte del nostro Dna e reagisce insieme a noi all’ambiente.

Il nostro futuro come comunicatori e uomini di marketing è rileggere le nostre regole e plasmarne delle altre, non possiamo continuare a pensare con i sistemi del passato. Nel mondo la rivoluzione è già cominciata da un pezzo.

Cos’è Diesel ?

Starbucks ?

Google ?

Alla fine non si tratta solo di vendere o di numeri!



5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma cosa vuol dire un brand deve andare al di là dei bisogni e dei desideri?

Non raccontiamoci cavolate, dai. Qual era la notizia su Google negli ultimi giorni? Di quanto erano aumentate le sue azioni. L'ultimo articolo su Apple sul NY Times? Che stanno fermi al 3% di market share.

Apple parlerà a te e tu a lui, ma mi sa che ci sono pochi altri con cui conversare (e lo dico da apple-addicted).

I numeri contano eccome. Contano le ricerche, contano le market share, contano i bilanci, contano i budget. Finché non ci mettiamo in testa che non facciamo arte ma commercio che ogni tanto può essere molto molto divertente, continueremo a prendere nasate.

Perché il mondo cambierà anche alla velocità di una mail ma noi lavoriamo in Italia, e finché continuiamo a fare grandi proclami di complessità e innovazione, continueremo a vederci delle affissioni con la creatività dei volantoni da hard discount.

Sorry, Kamikaze, nessun intento polemico. Ma se vogliamo far crescere questo nostro mestiere, dobbiamo tenere presente anche questo.

kamikaze_back to basic ha detto...

Tengo a precisare, perchè mi sono state attribuite cose che non ho detto e affermato:

Non nego ricerche o numeri.
Non considero questo lavoro un'arte.

"Noi lavoriamo in Italia, e finché continuiamo a fare grandi proclami di complessità e innovazione, continueremo a vederci delle affissioni con la creatività dei volantoni da hard discount."

Sono totalmente in disaccordo.
Quindi blocchiamo l'innovazione e utilizziamo le regole passate?
Fermiamo il pensiero?
Smettiamo di ragionare?
Togliamo valore alle idee?

Visto che l'intento è chiaramente non polemico, dimmi caro luca come cambieresti il nostro sistema per evitare i cartelloni stile discount per esempio?
Come approcci il "commercio" per non prendere nasate?
Ti piace questo sistema in cui sei inserito? Lo reputi moderno? Innovativo?

Non sono verità le mie, sono solo pensieri.
Se qualcuno avesse verità in merito è pregato di farmi sapere.

Anonimo ha detto...

vendita, obiettivo, sono parole di una società dei consumi paleolitica, quella dell'industrializzazione

questi sono i numeri a cui facevo riferimento e che secondo me rendono fragile quello che hai scritto.

Ma se ho frainteso cosa intendi, spiegami.

Io non condivido questo sistema in un sacco di cose ma:

A) non lo trovo negativo in toto

B) questo sistema negativo è un'emanazione culturale e in quanto tale io rimango dell'idea che non si cambi dall'alto, per afflato divino o di pochi volenterosi.

kamikaze_back to basic ha detto...

Scusate se il mio tono dovesse sembrare polemico, non volevo!
Le domande sono rivolte a tutti e non solo al buon luca.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace se il mio tono è sembrato aggressivo. Ero solo sbrigativo per la fretta ma volevo commentare perché l'argomento è interessante. Domani, con più calma, scriverò meglio quello che intendo. Buona serata Kamikaze.